È davvero tutto molto interessante, e sono pure consigli di buona ed intelligente provenienza ma al termine della newsletter mi è rimasto un senso di "e quindi?" in bocca.
Sarebbe interessante, caro Stregone, andare oltre ai consigli di così ampio respiro: già hanno scritto un almanacco a proposito e uno ci ha fatto pure la sua fortuna editoriale con i vari capitoli dell'evoluzione dell'uomo. Un altro perfino ora fa conferenze solamente dopo aver pubblicato a proposito di silicio.
Non critico nulla, anzi ringrazio e mi complimento, la mia giovane età (sob!) non mi permette di vedere dove tu vedi, caro Stregone, ma ogni tanto qualche strumento operativo lascialo qua e là. Anche Gandalf ha regalato qualche fuoco artificiale a Frodo, poi han fatto casino, ma l'ha fatto. Anche Merlino ha fatto provare ad estrarre la spada al giovane Artù (Disney eh). Tu cosa mi\ci fai provare?
Prima di tutto grazie per il commento così articolato e interessante. È bello sapere di essere letti con questa attenzione.
Provo a rispondere, spero in modo soddisfacente.
C'è una marea di guide e suggerimenti tecnici su come affrontare la vita, che nella versione più diffusa vengono chiamati "life hacking". Come risolvere problemi complessi in modo accessibile. Tutto utile, e come giustamente dici tu, anche opportuno e necessario.
Il punto però (ed è una delle lacerazioni dell'era digitale su cui cerco di riflettere) è che nessuna questione è "tecnica" nella sua essenza - mentre invece, siccome siamo nell'era della tecnologia, qualunque cosa viene ridotta a tale.
A furia di dare risposte, perdiamo il senso delle domande. Che sono quelle veramente interessanti.
A me dunque non interessa parlare di soluzioni, almeno non nell'ambito della newsletter. Cerco di recuperare il senso dei problemi, prima di tutto per me stesso (scrivere è davvero terapeutico).
Detto questo, se mi chiarisci qual è lo strumento che ti serve, provo anch'io ad azzardare una risposta.
È davvero tutto molto interessante, e sono pure consigli di buona ed intelligente provenienza ma al termine della newsletter mi è rimasto un senso di "e quindi?" in bocca.
Sarebbe interessante, caro Stregone, andare oltre ai consigli di così ampio respiro: già hanno scritto un almanacco a proposito e uno ci ha fatto pure la sua fortuna editoriale con i vari capitoli dell'evoluzione dell'uomo. Un altro perfino ora fa conferenze solamente dopo aver pubblicato a proposito di silicio.
Non critico nulla, anzi ringrazio e mi complimento, la mia giovane età (sob!) non mi permette di vedere dove tu vedi, caro Stregone, ma ogni tanto qualche strumento operativo lascialo qua e là. Anche Gandalf ha regalato qualche fuoco artificiale a Frodo, poi han fatto casino, ma l'ha fatto. Anche Merlino ha fatto provare ad estrarre la spada al giovane Artù (Disney eh). Tu cosa mi\ci fai provare?
Un caro saluto
Prima di tutto grazie per il commento così articolato e interessante. È bello sapere di essere letti con questa attenzione.
Provo a rispondere, spero in modo soddisfacente.
C'è una marea di guide e suggerimenti tecnici su come affrontare la vita, che nella versione più diffusa vengono chiamati "life hacking". Come risolvere problemi complessi in modo accessibile. Tutto utile, e come giustamente dici tu, anche opportuno e necessario.
Il punto però (ed è una delle lacerazioni dell'era digitale su cui cerco di riflettere) è che nessuna questione è "tecnica" nella sua essenza - mentre invece, siccome siamo nell'era della tecnologia, qualunque cosa viene ridotta a tale.
A furia di dare risposte, perdiamo il senso delle domande. Che sono quelle veramente interessanti.
A me dunque non interessa parlare di soluzioni, almeno non nell'ambito della newsletter. Cerco di recuperare il senso dei problemi, prima di tutto per me stesso (scrivere è davvero terapeutico).
Detto questo, se mi chiarisci qual è lo strumento che ti serve, provo anch'io ad azzardare una risposta.